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La composizione chimica e materiale delle scatole per profumi

La composizione chimica e materiale delle scatole per profumiUn profumo è una creazione fragile e preziosa, fatta di note sottili e sfumature delicate che rischiano di disperdersi se non protette con cura e attenzione.

Le scatole per profumi non devono però essere solo “belle” e attrarre l’occhio del consumatore, ma sono anche soggette a normative in materia di sicurezza, salute e tutela del consumatore. 

Di quali materiali deve essere composta una scatola di profumi per essere a norma?

Normative europee e requisiti chimici

Il packaging non è semplicemente un contenitore, e i materiali che lo compongono devono garantire stabilità, purezza e compatibilità con il profumo contenuto al suo interno. Le principali normative europee che disciplinano il packaging per profumo sono: 

  • Regolamento (CE) n. 1223/2009 sui prodotti cosmetici, che impone che i materiali impiegati nel packaging non rilascino sostanze pericolose all’interno del prodotto.
  • Regolamento (CE) n. 1935/2004 sui MOCA (materiali e oggetti a contatto con alimenti o sostanze assimilabili), che stabilisce limiti di migrazione e requisiti di purezza dei materiali.
  • Regolamento REACH (Registrazione, Valutazione, Autorizzazione e Restrizione delle sostanze chimiche), che disciplina la presenza di sostanze di elevata preoccupazione (SVHC), contaminanti e richiede schede di sicurezza dei materiali.
  • Regolamento CLP (CE n. 1272/2008), che stabilisce criteri di classificazione, etichettatura e imballaggio per sostanze chimiche pericolose. Nel caso di packaging che contengano parti chimicamente attive o potenzialmente interattive con la fragranza, è obbligatorio rispettare tali prescrizioni.

Materiali idonei: caratteristiche chimico-fisiche

Per mantenere intatta la qualità del profumo senza il rischio di alterarne le sue proprietà, i materiali utilizzati per il packaging devono rispondere a requisiti chimico-fisici molto precisi. Il cartone rigido, le carte speciali e i rivestimenti interni sono scelti per la loro capacità di avvolgere il profumo senza mai contaminarlo, preservandone l’anima intatta. Ogni materiale viene selezionato e testato affinché non rilasci sostanze indesiderate e non alteri l’essenza custodita. Anche i dettagli invisibili, come colle, vernici e laminazioni, concorrono a questo delicato equilibrio, garantendo sicurezza e purezza. 

Il packaging diventa quindi uno strumento strategico: tutela il prodotto, ne garantisce la conformità normativa e ne valorizza l’immagine sul mercato. Con la sua esperienza e la costante attenzione alla qualità, Cartongraf si propone come partner affidabile per le aziende che desiderano unire sicurezza, funzionalità e identità in un’unica soluzione.

Interferenze potenziali: migrazione, contaminanti, compatibilità

Quando si realizza un packaging per profumi si deve anche tenere conto delle potenziali interferenze tra materiali e contenuto. I principali rischi da considerare sono:

  • Migrazione chimica: trasferimento di sostanze dal materiale al profumo, con alterazioni di aroma, colore o stabilità e possibili effetti irritanti.
  • Contaminanti: presenza di residui da produzioni non controllate (solventi, oli minerali, SVOC, sostanze tossiche o cancerogene).
  • Incompatibilità chimica: interazioni tra solventi del profumo (alcool, oli essenziali, diluenti) e i materiali del packaging, che possono degradare la scatola o modificare la fragranza.
  • Impatto ambientale: uso di materiali non riciclabili o contaminati, che complicano lo smaltimento e possono comportare sanzioni ambientali.
    Inoltre, considerando che i profumi sono liquidi e spesso classificati come infiammabili, possono rientrare nelle normative per il trasporto di merci pericolose (ADR, IATA), con requisiti specifici di imballaggio e di sicurezza.

 

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