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La composizione materiale dei portafiale

La composizione materiale dei portafialeColorato, minimal, personalizzato, lucido o opaco: nel mondo della profumeria, il primo incontro con una fragranza passa spesso attraverso il portafiale in carta che custodisce il campione omaggio.

Il portafiale non è un semplice supporto di presentazione: rientra in un quadro normativo stringente, che tutela la qualità del prodotto e la sicurezza del consumatore. 

Elementi normativi e requisiti di sicurezza

I principali riferimenti riguardano il Regolamento (CE) n. 1935/2004, che stabilisce i requisiti per materiali e oggetti destinati a venire a contatto con sostanze suscettibili di trasferire componenti al prodotto, imponendo che non ne alterino composizione, aroma o sicurezza.

A questo si affiancano le norme sulla sicurezza dei cosmetici, come il Regolamento (CE) n. 1223/2009, che prescrive che il packaging non rilasci sostanze pericolose per la salute.

Un ruolo rilevante è ricoperto anche dal Regolamento REACH, che disciplina le sostanze chimiche ammesse, imponendo restrizioni su additivi, coloranti e residui di produzione, nonché dalle linee guida specifiche per carta e cartone in contesti sensibili, che valutano purezza, migrazione e tracciabilità. 

Struttura della carta: fibre, grammatura, additivi

Per la produzione di un portafiale, la carta è composta principalmente da fibre di cellulosa, ricavate dal legno o da fibre vergini.

A queste si aggiungono additivi e cariche, come caolino, talco o carbonato di calcio, insieme a coloranti e agenti di collatura, utili a migliorarne stampabilità e opacità. Un ruolo chiave è svolto anche dalla grammatura, che deve essere bilanciata: robusta da proteggere la fiala, ma non così elevata da renderla rigida, costosa o complessa da lavorare.

Infine, parametri come umidità residua, porosità e contenuto di lignina incidono sulla stabilità dimensionale e cromatica del portafiale, influenzando la capacità di mantenere nel tempo sia le qualità estetiche che la neutralità olfattiva.

Finiture, rivestimenti e compatibilità con il profumo

Un portafiale è anche un veicolo di comunicazione visiva per il brand, che trasmette così i suoi valori e messaggi. Finiture e trattamenti della carta ne  elevano estetica e resistenza.

I rivestimenti superficiali, come patinature, vernici protettive e finiture lucide o opache, migliorano la qualità di stampa e proteggono la superficie da graffi e umidità. Devono però essere selezionati con cura, in modo che siano compatibili con solventi e alcol presenti nelle fragranze; così come colle, inchiostri e adesivi potrebbero interferire con la fiala. In alcune soluzioni vengono inserite barriere interne, come film o inserti, utili a ridurre il contatto diretto tra carta e flacone e ad evitare reazioni chimiche o alterazioni dell’aroma. Dal punto di vista estetico, le opzioni spaziano da rilievi ed embossing/debossing fino a carte materiche e texture speciali, come l’effetto lino o goffrato. Qualunque sia la scelta, ogni trattamento deve sempre garantire piena compatibilità chimica. Il risultato è un portafiale che combina sicurezza normativa, resistenza tecnica e valore

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